La fotografia non è solo foto-ricordo
La maggior parte delle fotografie viene scattata come ricordo. Ricordo di un evento, di un luogo, di una situazione. Poi ci sono le foto professionali, fatte su commissione da parte di fotografi opportunamente preparati ed attrezzati per ottenere i risultati che il cliente si aspetta
Fotografie di vario genere, come moda, sport, cerimonia, pubblicità. Tutte fatte nel miglior modo possibile, per mostrare un soggetto o un oggetto, in modo che venga rappresentato al meglio, inducendo il potenziale cliente a scegliere proprio quell’oggetto.
Applicando lo stesso criterio, anche se con budget e competenze non ai massimi livelli, possiamo sfruttare il concetto per qualcosa alla portata di tutti, nelle situazioni di tutti i giorni.
Parliamo, per esempio, di una banale inserzione di un annuncio di vendita su uno dei molti portali (gratuiti o a pagamento) per un oggetto di nostra proprietà che non ci serve più, ma da cui vogliamo trarre il massimo profitto.
Come tutti ben sappiamo, sfogliando gli annunci di materiale nuovo o usato, la nostra attenzione cade più facilmente sulle inserzioni che mostrano una fotografia di ciò che ci interessa. Una cosa che apprezziamo tutti, anche se sembra non essere così importante, è che la fotografia sia fatta abbastanza bene da riuscire a mostrarci pregi e difetti dell’oggetto.
Spesso, però, ci capita di vedere foto brutte, che mancano di nitidezza, con un’inquadratura che a malapena ci mostra il giusto verso. Come possiamo pretendere di vendere qualcosa quando il nostro oggetto non è nemmeno rappresentato in modo sufficiente? E’ certamente importante fornire una corretta e puntuale descrizione, ma è ancora più importante che la descrizione sia coadiuvata da un’altrettanto corretta serie di immagini.
Proprio per questo ho pensato ad un rapido corso che dia la possibilità di ottenere risultati tecnicamente validi ed accattivanti, per attirare l’attenzione degli acquirenti ed in modo che si possa vendere il nostro prodotto ad un prezzo adeguato. Non dimentichiamo mai che anche “l’occhio vuole la sua parte” e che proprio per questo motivo mangiamo più volentieri in un ristorante dove il piatto ci viene presentato “bene”, anche se gli spaghetti sono gli stessi che possiamo prendere in una qualsiasi tavola calda.
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